Incostituzionali le pene irragionevoli
The Constitutional Court declared as unconstitutional art. 567, par. 2, of the Italian criminal code (falsification of a newborn civil status through falsified documents) since it provides a legal penalty from five to fifteen years of detention, instead of the mildest one from three to ten years, as provided for the common falsification of newborn status (paragraph 1).
This declaration is very important since the Court has declared the penalty as overstated not through the comparison with other similar types of offence, but after a self contained judgment of gross unreasonableness of the penalty provided. The Court only refers to the similar offence stated in paragraph 1 when it has to indicate the different, fair penalty to be applied.
The constitutional principles violated by article 567, par. 2, of the Italian criminal code are the one regarding the reasonableness of the rules (article 3) and the one regarding the rehabilitation function of criminal penalties (article 27).
La Corte Costituzionale (Corte cost., sent. 10 novembre 2016, n. 236, Pres. Grossi, Rel. Zanon) ha dichiarato l'illegittimità dell'art. 567, 2° comma, c.p. (alterazione dello stato civile di un neonato attraverso false certificazioni) nella parte in cui prevede la pena edittale della reclusione da un minimo di cinque a un massimo di quindici anni, anziché la pena edittale della reclusione da un minimo di tre a un massimo di dieci anni.
Tale pronuncia è importante, perché alla dichiarazione di eccessività della pena edittale non si è giunti attraverso la comparazione con fattispecie simili, ma a seguito di un giudizio intrinseco di manifesta irragionevolezza della risposta sanzionatoria stabilita dalla norma censurata. Si è fatto ricorso alla fattispecie - simile - di cui al primo comma dell'art. 567 c.p. soltanto per individuare il trattamento sanzionatorio equo da applicare.
Le norme costituzionali con cui l'articolo 567, 2° comma, c.p. risulta in contrasto sono quelle che stabiliscono il principio di ragionevolezza (art. 3) e la funzione rieducativa della pena (art. 27)
Marco Palmieri