Il dilemma costituzionale

18.11.2016

Fra pochi giorni saremo chiamati  alle urne per il referendum. Le ragioni del sì e quelle del no sono note, o  dovrebbero esserlo. Senza entrare nel merito, il senso complessivo è che di  questo referendum si sarebbe potuto e dovuto fare a meno, se solo il  legislatore avesse fatto il suo dovere, sciogliendo il dilemma nella sua sede naturale, e cioè il Parlamento.

Tanto non è stato, e per un sovrappiù di errore questa consultazione si è caricata di significati estrinseci, politici, di scelta di campo. Così che ora, piaccia o meno, il voto del 4 dicembre sarà da molti considerato come un voto a favore o contro il governo Renzi.

Non aiuta chi sia animato da una onesta volontà intellettuale neppure la capziosa formulazione dei quesiti, a legger la quale solo un pazzo autolesionista risponderebbe di no.

Tuttavia, la riforma costituzionale - e parliamo adesso del suo aspetto più rilevante, quello cioè che porterà al superamento del bicameralismo perfetto o, meglio dire, uguale - si innesta su un quadro che appare già fortemente compromesso.

Innanzitutto, negli ultimi anni si sono succeduti tentativi imperfetti di leggi elettorali che hanno di per sé stravolto il sistema sul quale ora la riforma dovrebbe andare ad incidere. Di norma, prima si crea la regola generale, poi si elaborano i corollari ad essa confacenti. In Italia si va nella direzione opposta: si sono via via sostituiti gli ingranaggi e ora si cerca di adeguare ad essi la macchina.

Ma lo stesso bicameralismo uguale sembra ormai essere più che altro un mito. La decretazione di urgenza e il ricorso sempre più frequente alla fiducia hanno segnato il passaggio del potere legislativo all'esecutivo. Questo fenomeno è più rilevante da quando, da una democrazia di operazione, nella quale il leader prescelto è sottoposto a controllo costante su ogni atto del suo mandato, si è passati in modo deciso ad una democrazia di investitura, dove il controllo avviene solo al termine del mandato, e si risolve nel giudizio politico che porta alla rielezione o meno del leader. E' ovvio che la democrazia di investitura catalizza il potere decisionale intorno alla figura del leader, la rafforza e accentra nel Governo, che del leader è espressione, le funzioni direttive del Paese. Tale tendenza, comunque, non è esclusivamente italiana, e va di pari passo con la trasformazione, in gran parte dei Paesi occidentali, dei partiti tradizionali in partiti personali, che si identificano cioè nella persona del leader.

L'erosione della potestà legislativa del Parlamento si è acuita poi ancor più dal momento in cui si è assistito ad una avocazione a livello europeo della normazione di dettaglio.

Tutto questo, se non può certo portare alla conclusione che il Parlamento sia ormai spogliato dei suoi poteri istituzionali, sembra averne ridimensionato di molto le funzioni, e con esse la portata rivoluzionaria della riforma.

Per quanto riguarda poi la Carta Costituzionale in sé, non si può certo essere legati all'idea romantica della sua immutabilità. E ciò non solo, e non tanto, perché gli stessi Padri Costituenti erano consapevoli che la Carta, per continuare a esser viva, dovesse necessariamente adattarsi ai tempi; non solo, e non tanto, perché interventi di modifica si sono negli anni succeduti con una certa frequenza; ma soprattutto perché, accanto ad una Costituzione formale si è andata costruendo, ad opera del potere giudiziario, una Costituzione materiale, che è finita per prevalere, nella interpretazione giurisprudenziale, sulla prima. Ciò ha quindi portato alla sostituzione dei principi scritti sulla Carta con altri principi, e ciò senza che vi fosse alcuna maggioranza qualificata a discuterne l'opportunità e nessuna consultazione referendaria a sancirne la legittimità.

Perché le vere rivoluzioni - o, a seconda dei punti di vista, i colpi di Stato perfetti - si fanno senza risonanza mediatica, senza rumore, in silenzio, spesso nel chiuso di una camera di consiglio.

Marco Palmieri

Marino & Palmieri Corso Garbaldi 326, 80139 Napoli, +39 081/5636184
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